Chi come fa a casa. Spedizione
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Molti volontari che lavorano nelle strutture che chi come fa a casa assistenza alle persone senza dimora, per esempio, hanno dovuto interrompere il proprio lavoro perché per ragioni di età e salute corrono più rischi a uscire di casa.
Per questo motivo alcune strutture gestite da suore anziane sono state chiuse, racconta Repubblica. Sono autorità locali e organizzazioni indipendenti, dalla Croce Rossa e dalla Caritas alle più piccole associazioni di volontariato, a occuparsi dei servizi a loro dedicati. Le cose da sapere sul coronavirus La newsletter del Post sul coronavirus ti aggiorna sulle ultime notizie: è gratis e arriva due volte alla settimana.
Per riceverla scrivi qui il tuo indirizzo mail e premi il bottone sotto. Nelle mense ancora aperte — alcune, come quella della Caritas in via Marsala a Roma, sono state chiuse per precauzione — si fanno turni perché le persone possano mangiare distanziate, ma questo ha aumentato la quantità di lavoro a carico degli operatori rimasti. Per ridurre il numero di persone ospitate — circa al massimo in condizioni normali — è stata attrezzata per ospitare fino a cento persone una grande tensostruttura della società sportiva comunale Milano Sport.
Sono poi stati allestiti due nuovi centri di accoglienza in città, in via Satta e in via Cenisio, per compensare alla chiusura di alcune strutture ritenute non idonee a garantire la sicurezza degli ospiti. Come racconta un articolo del Corriere della Seragrazie a una collaborazione con Emergency i centri di accoglienza sono stati attrezzati in modo da garantire il rispetto delle distanze e delle condizioni igieniche ed è stato distribuito del gel igienizzante prodotto dal Politecnico di Milano.
Per questo la Croce Rossa Italiana e fio.
Il volantino della Croce Rossa Italiana e di fio. In questi giorni è capitato che persone senza dimora fossero multate, in virtù delle restrizioni sugli spostamenti, perché erano per strada.
Non è chiaro cosa potrebbe succedere se un ospite di una struttura di accoglienza dovesse risultare infetto: per ora chi si occupa di persone senza dimora in tutta Italia si sta impegnando per evitarlo.